Ne parliamo oggi di quanto fatto dalla Geonova in trasferta ad Alessandria, lo facciamo adesso perché commentare e raccontare una partita dal vivo come quella del Palacima, vista con gli occhi del cronista ma ancor più con quelli del tifoso è veramente difficile.

Tante, forse troppo le cose che scappano, che si interpretano male che l’amore per la squadra fanno vedere con occhi troppo parziali.

La cosa che comunque è certa, indiscutibile ed inconfutabile è che questi giovani giocano con l’acceleratore schiacciato contro il tappetino dell’auto, poi si vince, oppure si può anche perdere, ma l’entusiasmo che suscitano che riescono a trasmettere al pubblico è davvero incredibile, non si può rimanere solo spettatori di fronte a quanto, questo manipolo di ragazzi fanno vedere sul campo.

Fin dalla palla a due la Geonova si dispone sul campo e prende il controllo della partita, in questo primo quarto capita che i display sul tabellone che segnalano il punteggio possano essere scambiati per quelli poco più sotto che scandiscono il tempo, tanta è la velocità con la quale il risultato viene aggiornto.

Più 6, più 8, più 11 la Geonova a valanga su una Fortitudo sconcertata che non riesce a tenere il passo, tanto che alla prima sirena si trovano sotto di dieci lunghezze, 15/25.

Nella breve pausa, Vandoni da nuove istruzioni d’uso ai suoi ragazzi, di fatto i padroni di casa rialzano la testa, Serafini trascina la sua squadra insieme a Gay e Sperduto, mentre la Geonova nel tentativo di arginare la spinta dei padroni di casa, incappa in qualche errore di troppo che l’Alessandria cinicamente sfrutta, infliggendo a fine quarto un contro break di 28/19 che riapre i giochi e manda le squadre negli spogliatoi per il riposo lungo sul 43/44.

Le squadre si presentano in campo per giocarsi gli ultimi due quarti e si riparte, in pratica come se la partita iniziasse adesso, solo che i minuti da giocare questa volta sono solo venti.

Ci sarà da rimboccarsi le maniche e versare ancora tanto sudore se Catalani vuole portare a casa una vittoria che sarebbe molto importante per la classifica.

Padroni di casa e Geonova giocano a tutto campo, a viso aperto e senza esclusione di colpi, da segnalare però un certo divario di falli fischiati che fino a questo punto ha mandato la Fortitudo sei volte in lunetta e la Geonova mai.

I padroni di casa partono forte, mettono il naso avanti e allungano, ma i bianco/rossi rispondono con le crescenti prestazione di Drocker, Bartoli, Okiljevic e Banchi, per la Fortitudo invece sono Serafini e Gay a spingere, ma sono i ragazzi di Catalani ad avere la meglio, recuperano ed effettuano il controsorpasso provando a loro volta ad allungare.

Il parziale è per il lucchesi 20/23 che pernette alla Geonova di chiudere il terzo quarto con un piccolo margine 63/67, da tenersi stretto in vista dell’ultimo tempino.

Ultimi dieci minuti da giocare e una Geonova che si tiene stretta i pochi punti di vantaggio, Drocker e Serafini hanno ormai ingaggiato una gara a se, tra triple e canestri dall’area si sono portati tutti e due a quota 24 punti.

Un minuto e quaranta secondi da giocare e un punteggio di 79/82 che dà ancora un piccolo margine da amministrare a Catalani per arrivare fino alla fine.

E’ un momento davvero topico, un canestro adesso può valere la partita, occorre attenzione e sangue freddo e ad averne molto è il solito Serafini che dall’area segna per il meno uno, 81/82, ma non è ancora finita, un fallo di Banchi, il quinto che lo spedisce in panchina manda Lemmi in lunetta, è un amaro epilogo per la Geonova, sta sfumando il sogno per cui ha lottato per quaranta minuti.

Sono secondi interminabili, roba da cardiopalma, Lemmi mette il primo, 82/82 sui volti dei ragazzi della Geonova cala un velo grigio, Banchi in panchina si volta per non guardare, Lemmi carica il tiro ma questa volta il ferro si oppone, uno su due, ed è overtime.

Un breve riposo e le squadre tornano in campo, è una nuova partita, solo cinque minuti per decidre chi si aggiudicherà la posta in palio, molta tensione, adrenalina pompata nelle vene a mille e poi ... sblocca il risultato l’immenso Drocker 82/84, ma i padroni di casa sembrano aver affittato la posizione in lunetta, sono 23 le volte che hanno avuto accesso alla posizione contro le 6 della Geonova.

Sui liberi c’è Serafini, il primo è fuori, il secondo entra, 83/84, una sola lunghezza separa le squadre, il gioco riprende e questa volta è Okiljevic ad andare in panchina per il quinto dubbiosissimo fallo, al suo posto entra il gigante Simonetti, 18 anni compiuti da poco e un temperamento da fuoriclasse, cattura il suo primo rimbalzo e segna, 83/86 quando mancano due minuti alla fine, poi Serafini, sempre lui a togliere le castagne dal fuoco, dall’area segna l’85/86 Simonetti commette un fallo, da rivedere anche questo, ma l’arbitro non esita e fischia spedendo i padroni di casa sui liberi.

Lemmi ha una ulteriore possibilità di tentare di chiudere la partita un nuovo “match-point”, ma per fortuna della Geonova e per sfortuna sua, fa zero su due, si riprende a giocare e lasciatecelo dire, avviene il miracolo, fallo su Bartoli e la Geonova conquista due liberi per un totale di 8 in quarantacinque minuti, Bartoli è un giovane molto promettente, dal sangue decisamente freddo, due su due per lui, 85/88 a 15 secondi alla fine.

L’Alessandria comunque è li e non è decisa a mollare, Legnini ci prova da tre, ma il tiro è fuori misura, un rimbalzo perso per i bianco/rossi e conquistato dall’onnipresente Serafini gli permette di infilare dall’area l’ennesimo canestro 87/88 è un vero stillicidio, i battiti cardiaci salgono, in tribuna sono tutti in piedi, la panchina lucchese dà chiari segni di fibrillazione, 6 secondi ancora, 5, 4, 3, 2, è finita !!!!    

La Geonova conquista due punti meritatissimi, costati tantissima fatica che la porta in classifica a quota 16 punti, un successo pieno, costruito dal gruppo, dove tutti hanno dato una mano, a Drocker l’MVP della giornata dall’alto dei suoi 26 punti, ma vanno elogiati tutti quanti dal primo all’ultimo, Del Debbio oggi con pochi punti da mettere nel suo tabellino, ma con una prestazione eccezionale per tutta quanta la partita e determinante in una stoppata su Gay in un momento della partita davvero cruciale.

15/25 – 43/44 – 63/67 - 82/82 – 87/88

15/25 – 28/19 – 20/23 – 19/15 –  5/6

Fortitudo Alessandria

Gay 11, Bellachioma , Lemm 8, Zampogna 7, Serafini 29, Galluzzi , Sperduto 9, Pavone 4, Legnini 15, Grossholz , Paoli 4

All. Vandoni, Ass. Scarfò

Geonova 

Drocker 26, Perfetti , Kushchev 8, Bartoli 12, Banchi 13, Del Debbio 3, Simonetti 2, Piercecchi , Pierini 14, Okiljevic 10

All.Catalani, Ass Puschi.

 

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Geonova a caccia di punti
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