Dieci gironi, 40 squadre in lotta per soli quattro posti, la vostra è stata una prima fase vissuta da assoluti protagonisti che vi ha proiettato ai vertici della classifica finale.Raccontaci com’è stato.

“La prima fase ci è servita per toglierci di dosso la ruggine, accumulata dopo mesi in cui ci siamo dovuti allenare senza contatto ed incentrati solo sullo sviluppo tecnico dei ragazzi. Nella prima fase abbiamo vinto le partite che dovevamo, forse qualcuna con più facilità di altre permettendoci però di far prendere fiducia a tutti e 14 i ragazzi ”

Con il passaggio ai quarti si è davvero iniziato a fare sul serio, a quel punto quanta era la consapevolezza che avreste potuto farcela ?

“Sinceramente non sapevamo cosa aspettarci, sulla carta, eravamo dati favoriti contro la Laurenziana Bianca, ma loro non erano da meno, sapevamo del loro grande entusiasmo per le vittorie che avevano ottenuto. Forse la vera svolta è stata proprio la partita con i fiorentini, lì abbiamo cominciato ad alzare il nostro livello difensivo, ma la benzina che ci ha fornito la giusta energia è stata quella ricevuta dal giocare davanti al nostro pubblico, questa cosa ci ha mandato letteralmente su di giri.”

Ed eccoci alle Final Four in semifinale con la Laurenziana rossa, di un livello più alto della sua gemella, una pratica però che vista dalle tribune, sembra abbiate sbrigato con estrema semplicità, la tua squadra cresce quarto dopo quarto, più l’avversario è ostico, meglio gioca, vuoi spiegarci come fate ?

“No non è stata per niente facile. La Laurenziana rossa è una squadra forte, con talento e ben allenata da Elena Vezzosi. noi abbiamo costruito una bella mentalità e avevamo un obiettivo comune. Abbiamo giocato un primo tempo perfetto, abbiamo sofferto nel terzo quarto limitando i danni, e nel quarto abbiamo segnato canestri importanti, ce la siamo meritata, ma è stata davvero dura.”

La finalissima, ancora una partita giocata sul filo della perfezione, che vi porta ad ottenere il meritato riconoscimento, come ti sei preparato e cosa hai detto ai ragazzi, insomma come ci si sente ad essere sul gradino più alto, ad essere Campioni Toscani !

La finale è stata un entusiasmante crescendo. siamo partiti un po’ spaventati. La Sancat è più grande e più grossa di noi, sono tutti 2003, mentre noi siamo quasi tutti 2004 e un anno di differenza si fa sentire.

Ma poi siamo riusciti a rimetterla subito sui binari, grazie anche all’apporto della panchina, durante l’incontro abbiamo avuto qualche problema con i falli, ma chi è entrato non ha assolutamente fatto rimpiangere i titolari.

Cosa gli ho detto ? Semplice, gli ho detto che non eravamo li per caso e non potevamo aver sofferto così tanti mesi tra Covid e allenamenti in 7 per spengerci sul più bello.

Ma non c’era bisogno, i ragazzi avevano il fuoco negli occhi o come spesso si dice,  “avevano gli occhi della tigre” e non si sarebbero fatti battere da nessuno.

Cosa si prova? Grande soddisfazione e grande stanchezza, però ci siamo proprio divertiti.

Alessandro, come chiudiamo questa intervista ?

“Voglio dire una cosa, anche a nome della mia grande spalla Francesco Pizzolante, ci tenevamo a dire che siamo veramente felici per i ragazzi che si sono guadagnati prima la possibilità di giocare queste finali e dopo di averle dominate, malgrado i tanti mesi di sofferenza dove ci siamo allenati in 7-8 giocatori tra infortuni, Covid, assenze di qualche ragazzo impegnato in C Gold e altri motivi, 

Hanno tutti quanti lavorato tanto sui fondamentali e questo è servito per la loro crescita e partita dopo partita abbiamo preso confidenza a giocare il cinque contro cinque, posso solo dire che se lo meritano.

Poi vogliamo sinceramente ringraziare la Società nelle persone del Presidente Benigni, di Umberto Vangelisti e Ugo Donati, presenti anche ieri per sostenerci, li ringraziamo per gli sforzi fatti per permetterci di tornare in campo il prima possibile, ma un grazie va anche a tutto lo staff medico e organizzativo che mai come quest’anno sono stati fondamentali.

È stato un anno difficile per tutti, sicuramente anche per La Società e ci auguriamo che questa coppa da mettere in vetrina serva almeno in parte a ripagare anche i loro sacrifici e impegni”

 

Forza Basketball club Lucca !

E adesso …?? Road to Bardalone
Basketball Club Lucca e Tonfoni ancora insieme per il prossimo campionato